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Singing in Neuromusic News



Ringraziamo la Fondazione Mariani per averci concesso di estrapolare dal loro sito alcune segnalazioni, significative per questa nostra pagina, che invece è dedicata esclusivamente alla ricerca sull'azione canora (singing).

Dagli studi scientifici complessivi in Neuromusic, provenienti da tutto il mondo, raccogliamo qui solo quelli che ruotano attorno all'azione canora, ricordando che si tratta solo di segnalazioni, per cui in questo nostro contesto non entrano nello specifico della ricerca.

Chiunque fosse interessato a conoscere o approfondire i nostri accenni, potrà facilmente e direttamente rivolgersi al sito della Fondazione.




Neuromusic News N° 297 - 05.09. 2019

Music as a mnemonic strategy to mitigate verbal episodic memory in Alzheimer's disease: does musical valence matter?



Ratovohery S, Baudouin A, Palisson J, Maillet D, Bailon O, Belin C, Narme P

Equipe Neuropsychologie du Vieillissement (EA 4468), Université de Paris, Boulogne-Billancourt, France; MC2Lab, Université de Paris, Boulogne-Billancourt, France; Service de Neurologie, UF Mémoire et maladies neurodégénératives, CHU Avicenne, APHP, Bobigny, France; Service de Neurologie, Hôpital Saint-Louis, APHP, Université Paris Diderot, Paris, France.

Music is increasingly used to improve cognition in clinical settings. However, it remains unclear whether its use as a mnemonic strategy is effective in Alzheimer's disease (AD)...

La musica è sempre più utilizzata per migliorare la cognizione in ambienti clinici. Tuttavia, rimane poco chiaro se il suo utilizzo come strategia mnemonica sia efficace nel morbo di Alzheimer (AD). Questo studio ha avuto lo scopo di determinare se una strategia musicale mnemonica potesse mitigare l’apprendimento di nuove informazioni verbali nei pazienti, ed esplorare l’effetto di fattori come il ritardo nella conservazione e la valenza emotiva del brano musicale utilizzato ...

... i partecipanti affetti da AD recuperavano testi cantati meglio dei testi parlati, indipendentemente dalla valenza musicale, mentre nei sani i controlli mostravano di ricordare meglio i testi appaiati con musica a valenza positiva. La mnemotecnica musicale potrebbe aiutare le persone affette dal morbo di Alzheimer ad apprendere informazioni verbali collegate alla loro vita quotidiana, a prescindere dall’esperienza musicale dei pazienti ... l’elaborazione musicale rappresenta una strategia solida per il danno cerebrale nei pazienti... affetti da morbo di Alzheimer, indipendentemente dalla valenza della musica utilizzata (per esempio, diversa elaborazione tra condizioni musicali e di parlato; scomparsa del pregiudizio di positività e implicazioni rispetto alla teoria della selettività socio-emotiva sottostante).




Neuromusic News N° 286 - 07.03.2019

Covert singing in anticipatory auditory imagery



Pruitt TA, Halpern AR, Pfordresher PQ - Department of Psychology, University at Buffalo, The State University of New York, Buffalo, New York, USA; Department of Psychology, Bucknell University, Lewisburg, Pennsylvania, USA

To date, several fMRI studies reveal activation in motor planning areas during musical auditory imagery. We addressed whether such activations may give rise to peripheral motor activity, termed subvocalization or covert singing, using surface electromyography ...

A oggi diversi studi di risonanza magnetica funzionale rivelano l'attivazione nelle aree di pianificazione motoria durante l’immaginazione musicale uditiva. I Ricercatori hanno esaminato se tali attivazioni possano dare origine ad attività motoria periferica, chiamata sub-vocalizzazione o canto nascosto, utilizzando l'elettromiografia di superficie. È stata misurata l'attività muscolare durante l’immaginazione uditiva che precedeva il canto, e durante un compito di immaginazione visiva con sensori posizionati sui muscoli laringei estrinseci, sui muscoli facciali e su un sito di controllo sul bicipite. La maggior attivazione è stata rilevata nei muscoli laringei e delle labbra per i compiti uditivi piuttosto che per quelli visivi ...

... Presi insieme i risultati suggeriscono che la sub-vocalizzazione potrebbe giocare un ruolo nell’immaginazione uditiva anticipatoria, e potrebbe eventualmente rappresentare un modo per integrare le associazioni motorie con l’immaginazione uditiva.

Analyzing the impact of soft, stimulating and depressing songs on attention among undergraduate students: a cross-sectional pilot study in Bangladesh



Begum MM, Uddin MS, Rithy JF, Kabir J, Tewari D, Islam A, Ashraf GM - Department of Pharmacy, East West University, Dhaka, Bangladesh; Department of Pharmacy, Southeast University, Dhaka, Bangladesh; Department of Pharmaceutical Sciences, Faculty of Technology, Kumaun University, Uttarakhand, India; Department of Pharmacy, Dhaka International University, Dhaka, Bangladesh; King Fahd Medical Research Center, King Abdulaziz University, Jeddah, Saudi Arabia

La musica è fortemente legata all'attenzione e dare attenzione può accrescere l'intelligenza. Lo scopo di questo studio è stato esaminare l'impatto di canzoni tranquille, stimolanti e deprimenti sull'attenzione degli studenti. Lo studio è stato svolto su 280 studenti universitari. Gli studenti sono stati divisi in 4 gruppi ...

Questo studio suggerisce che la canzone influenzi i circuiti neuronali legati alle funzioni cognitive e di allerta, e una canzone stimolante abbia il potere di aumentare l'attenzione mentre una deprimente la riduce. Pertanto una canzone stimolante può rappresentare un intervento operativo per aumentare l'attenzione e le funzioni cognitive e per trattare i disordini neuropsicologici associati.




Neuromusic News N° 282 - 10 Jannuary 2019

Effects of group singing versus group music listening on hospitalized children and adolescents with mental disorders: a pilot study



Grebosz-Haring K, Thun-Hohenstein L - Department of Art History, Musicology and Dance Studies, University of Salzburg, Austria; Focus Area 'Science and Art', University of Salzburg and University Mozarteum Salzburg, 5020 Salzburg, Austria; University Department of Child and Adolescent Psychiatry, Christian-Doppler-Klinik Salzburg - Paracelsus Medical University Salzburg, 5020 Salzburg, Austria

There is an emerging view that music-related interventions (MuRI) may play an important role for youth with mental disorders. Here, we assessed the potential neuroendocrine (cortisol), immune (IgA) and psychological (...), well-being) efficacy of a brief program of MuRI (group singing versus group music listening) in children and adolescents with mental disorders in a clinical setting ...

Esiste una teoria emergente secondo la quale gli interventi basati sulla musica (MuRI) potrebbero rappresentare un intervento efficace sui giovani con problemi mentali. In questo studio gli Autori sondano la possibile efficacia di un breve intervento musicale (canto di gruppo in confronto ad ascolto di gruppo) sulla risposta neuroendocrina (cortisolo), immune (IgA) e psicologica (umore, qualità della vita relativa alla salute - HRQOL, benessere) in un gruppo di bambini e adolescenti con problemi mentali in un contesto clinico. Questo studio di osservazione è stato condotto su pazienti ... ricoverati presso il dipartimento di salute mentale pediatrica di Salisburgo, Austria, tra il marzo 2015 e l’aprile 2016. I pazienti partecipavano a un programma di canto o di ascolto musicale ... Sono stati raccolti campioni quotidiani di saliva per misurare cortisolo e IgA, e misure soggettive dell’umore, prima e dopo la terapia ...

Il programma di canto ha portato a un calo più ampio del cortisolo rispetto all’ascolto della musica,... mentre l’ascolto portava un maggior vantaggio nella dimensione di tranquillità (...) rispetto al canto. Inoltre, il canto era associato con un miglioramento del punteggio HRQOL, e l’ascolto con un miglioramento del benessere.

Questi risultati preliminari suggeriscono che gli interventi basati sulla musica possano produrre benefici per i bambini e gli adolescenti con disordini mentali. Le differenze nelle risposte psicologiche al canto e all’ascolto della musica suggeriscono l’opportunità di ulteriori ricerche. ......




Neuromusic News N° 281 - 20 December 2018

Combining song-and speech-based language teaching: an intervention with recently migrate children



Busse V, Jungclaus J, Roden I, Russo FA, Kreutz G - English, University of Vechta, Vechta, Germany; Department of Educational Sciences, University of Oldenburg, Oldenburg, Germany; Department of Music, Speech and Music Lab, University of Oldenburg, Oldenburg, Germany; Department of Psychology, Ryerson University, Toronto, ON, Canada

There is growing evidence that singing can have a positive effect on language learning, but few studies have explored its benefit for children who have recently migrated to a new country. In the present study, recently migrated children (N = 35) received three 40-min sessions where all students learnt the lyrics of two songs designed to simulate language learning through alternating teaching modalities (singing and speaking) ...

Vi sono prove crescenti del fatto che cantare possa avere un effetto positivo sull'apprendimento del linguaggio, ma pochi studi hanno esplorato i suoi benefici sui bambini emigrati di recente in un nuovo paese. Nella presente ricerca, 35 bambini emigrati di recente sono stati sottoposti a tre sessioni da 40 minuti in cui tutti gli studenti hanno imparato i testi di due canzoni progettate per simulare l'apprendimento linguistico attraverso modalità di insegnamento alternate (canto e conversazione). I bambini hanno migliorato la loro conoscenza della lingua in modo significativo, anche nei compiti mirati al trasferimento di abilità grammaticali, un'area ampiamente trascurata in studi precedenti.

Questa ricerca indica che cantare e parlare sono ugualmente efficaci se usati in combinazione l'uno con l'altro. ...i dati suggeriscono che il canto può essere utile come ulteriore strategia di insegnamento, indipendentemente dalla competenza linguistica iniziale, indicando la necessità di ulteriori ricerche sull’uso delle canzoni come supplemento per l'insegnamento della grammatica.

Vi invitiamo ad accedere al sito della Fondazione per saperne di più

Canti e parole in news



Avviato all’inizio del 2018, è in pieno svolgimento il progetto di ricerca Gli effetti dell’intervento vocale materno sullo sviluppo cerebrale del neonato prematuro, in quattro ospedali a Modena, Milano, Bologna e Firenze.

... si chiede «alle mamme di cantare e di parlare ai loro neonati prematuri che devono stare in incubatrice, nelle loro prime settimane di vita. ... il contatto di voce e gesti, oltre a stabilizzare, calmare e consolare il bambino, lo possa aiutare a soffrire meno della separazione dai suoi genitori. ...nel contatto, il neonato sviluppi le prime competenze emotive e sociali che la nascita prematura potrebbe compromettere. ... se le parole e i canti arrivano al neonato prematuro al momento giusto, possano aiutarlo a superare alcune delle difficoltà di linguaggio che spesso si presentano nel corso dello sviluppo. ... tutto questo, perché basato su chiare evidenze scientifiche ...

Vai al progetto per saperne di più.

(tratto da Newsletter FONDAZIONE MARIANI)





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